Per rimodellare il naso serve una rinoplastica o una settoplastica? E quali sono le differenze tra i due interventi di chirurgia plastica al naso?
Questa è una delle domande che molti pazienti si pongono spesso e alla quale desideriamo dare oggi risposta.
Indice dell'articolo
ToggleMigliorare l’estetica del naso e del profilo
Provare imbarazzo per un difetto fisico o un senso di malessere realmente percepito quando si guarda la propria immagine riflessa allo specchio. Si tratta di una sensazione che accomuna molte persone, oggi più che mai.
E, avere un naso che non rientra nei “canoni comuni di bellezza”, è uno fra i più diffusi.
Ricorrere alla chirurgia plastica ed estetica per rimodellare questa parte del viso, protagonista indiscussa del profilo di ogni volto, diventa per molti la soluzione per riuscire a star meglio con se stessi e con gli altri.
Tra le varie tipologie di interventi di chirurgia plastica al naso, quelle di cui si sente parlare più frequentemente sono la rinoplastica e la settoplastica. Ma si tratta di due operazioni totalmente differenti. Facciamo allora un po’ di chiarezza sull’argomento.
Che cosa è la rinoplastica
È uno dei più diffusi interventi di chirurgia plastica al naso. Il termine deriva dal greco rhinos che significa “naso” e plassein che significa “forma”. L’etimologia della parola ci aiuta già a capire che si tratta di un rimodellamento di origine estetica che deve essere effettuato da un chirurgo plastico.
L’operazione mira a modificare la forma del naso andando ad intervenire sullo scheletro e sulle parti cartilaginee e può essere eseguita con varie tecniche più o meno invasive a seconda del paziente e delle scelte del medico.
L’intervento può essere effettuato in anestesia locale o generale e può avere delle tempistiche che variano da caso a caso ma che in generale si aggirano sui 60-90 minuti.
Il periodo di convalescenza per il paziente è generalmente abbastanza breve e dopo pochi giorni è possibile tornare alla propria quotidianità.
Che cosa è la settoplastica
Di natura funzionale e non estetica è, invece, la chirurgia plastica al naso conosciuta come settoplastica.
Essa è effettuato da un chirurgo otorinolaringoiatra e permette di raddrizzare il setto nasale deviato a causa di un trauma, di uno sviluppo anomalo o di una malformazione congenita.
In questo caso non si mira a migliorare l’aspetto del naso, ma a ripristinare la sua naturale e corretta funzionalità.
La durata dell’intervento è breve (circa 30 minuti) e non causa cicatrici visibili esternamente.
Il paziente nel post-operatorio potrebbe avere qualche fastidio legato alla presenza di un gonfiore dell’area interessata che sparirà, però, nel giro di una decina di giorni.
Chiarito ciò, va assolutamente sottolineato che ogni paziente rappresenta un caso a sé. Il “ben-essere” del paziente potrebbe infatti essere compromesso sia da problemi legati alla funzionalità dell’assetto nasale che all’aspetto estetico. Quindi in alcuni casi è necessario eseguire i due interventi combinati per migliorare sia l’estetica del naso che la funzionalità. In questo caso l’intervento viene generalmente chiamato “Rinosettoplastica”.
Il primo ed importantissimo compito di un chirurgo plastico esperto è indirizzare i pazienti verso il percorso più adatto alle proprie esigenze specifiche, oltre che desideri.